Venerdì 3 ottobre sciopero generale in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza

Aggredita la Global Sumud Flotilla: Israele attacca il diritto internazionale. Ora e il momento di bloccare tutto. USB, COBAS; CUB, SGB E CGIL UNITI

CGIL:

Roma, 1 ottobre – “L’aggressione contro navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema. Un colpo inferto all’ordine costituzionale stesso che impedisce un’azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio. Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati. Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali”. Con queste parole la Cgil annuncia, in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza, lo sciopero generale nazionale di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata di venerdì, 3 ottobre, ai sensi dell’art.2, comma 7, della legge n.146/90.
Durante lo sciopero generale, fa sapere la Cgil “saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore”.

 

 
 
USB:

Aggredita la Global Sumud Flotilla: 3 ottobre sciopero generale, Israele attacca il diritto internazionale. Ora e il momento di bloccare tutto

La Global Sumud Flotilla è stata abbordata e aggredita in mare aperto dallo Stato genocida di Israele, mentre era impegnata in una missione civile e pacifica per rompere l’assedio alla Striscia di Gaza e consegnare aiuti umanitari alla popolazione stremata.

Una flotta composta da lavoratori, volontari, rappresentanti di movimenti e società civile, in navigazione con un carico di beni di prima necessità, è stata colpita da un atto di guerra contro la pace, contro l’umanità, contro il diritto internazionale. Israele, con questo atto di pirateria, viola apertamente le Convenzioni internazionali e la Carta delle Nazioni Unite, e mette a rischio la vita di cittadini di diversi paesi, impegnati a garantire un canale umanitario permanente verso Gaza.

È un’aggressione che riguarda tutti e tutte noi.

Riguarda il principio stesso della libertà dei popoli, della solidarietà e della giustizia internazionale.

Riguarda il nostro ordine costituzionale, che all’articolo 11 ripudia la guerra e fonda la Repubblica sulla pace e sulla cooperazione tra i popoli.

Quando uno Stato, come Israele, colpisce una missione civile umanitaria riconosciuta e sostenuta da decine di organizzazioni in tutto il mondo, viola la sovranità morale e politica dell’Italia e dell’intera comunità internazionale.

Per questo la risposta non può che essere immediata.

Non è un fatto estero, è un atto che ci chiama direttamente in causa.

È necessario mobilitarsi da subito, in ogni città, in ogni luogo di lavoro, nelle strade e nei porti.

L’USB proclama la mobilitazione immediata e lo sciopero generale per il 3 ottobre.

Da questo momento chiamiamo ogni lavoratore e lavoratrice, ogni cittadino e cittadina, ogni organizzazione democratica e solidale a bloccare tutto: produzione, logistica, trasporti, scuola, servizi, in segno di protesta contro il crimine di guerra commesso da Israele e contro la complicità dei governi occidentali, Italia compresa, che continuano a fornire armi e sostegno politico al regime sionista.

Difendere la Global Sumud Flotilla significa difendere la libertà, la pace, la dignità del lavoro e dei popoli.

Significa dire basta al genocidio in Palestina e pretendere la fine immediata dell’assedio, dell’occupazione, delle forniture militari, del commercio con Israele.

L’Italia deve interrompere ogni collaborazione militare ed economica con lo Stato di Israele, chiudere i porti alle navi che commerciano con esso, sospendere gli accordi industriali e fermare l’economia di guerra.

È tempo di alzare la testa e scegliere da che parte stare:

con chi bombarda i civili o con chi lotta per liberarli?

Noi stiamo con la Flotilla, con Gaza, con il popolo palestinese, con chi costruisce la pace.

Blocchiamo tutto. Il 3 ottobre sarà sciopero generale.

 
 
CUB:

“Se arriva l’Idf butteremo i cellulari, intanto Netanyahu ha rinnegato l’accordo. Ci aspettiamo di essere abbordati da qui a breve. Abbiamo buttato via tutto quello che potrebbe costituire un’arma secondo l’esercito israeliano, coltelli compresi. Se arriveranno a noi butteremo anche i cellulari. La gente ha capito quanto abbiamo fatto. Fino a oggi e ha capito che né i governi né il Vaticano hanno saputo intervenire come abbiamo fatto noi. Anche Netanyahu che pure ha discusso l’accordo di Pace con Trump in realtà si è già rimangiato tutto quanto aveva dichiarato solo 48 ore fa. Dunque noi proseguiamo fino a quando non ci fermeranno. Se non lo faranno domattina vi invierò un nuovo video per raccontarvi di questa notte. Altrimenti questo potrebbe essere l’ultimo messaggio.” Così Paolo De Montis dalla Flotilla ci manda questo ultimo disperato liberatorio messaggio.

Mentre questa è la situazione sulle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, in Italia viene proclamato lo sciopero generale nel settore pubblico e privato per venerdì 3 ottobre.
Il popolo è stanco del massacro a Gaza, è stanco di un’economia di guerra che ha impoverito tutti, o quasi, trasversalmente, è stanco di assistere al depauperamento complessivo e ai tagli sempre più pesanti ai servizi e al welfare mentre nel frattempo aumentano i finanziamenti a favore delle armi e dell’industria bellica. E’ successo nella storia, e ancora succederà, che si arrivi al punto in cui le classi lavoratrici, la gente comune, gli studenti non possano e non vogliano più restare inermi a guardare, succede che scendano in piazza, si organizzino e la presa di coscienza di quello che non funziona spinga le masse a organizzarsi contro scelte considerate sbagliate e per spingere chi ne ha il potere a cambiare rotta.

Le piazze di venerdì 3 ottobre (in aggiornamento):

Roma, Piazza dei Cinquecento ore 10
Torino, Piazza Castello ore 10
Milano, Porta Venezia ore 9:30
Benevento, Piazza Colonna ore 10
– Pisa, Piazza XX Settembre ore 9

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