Archivio del Progetto di laboratorio teatrale “Il Carro di Tespi”. Per partecipare al progetto nel presente anno scolastico consulta il Servizio Progetti di teatro.
Indice:
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- 2022-23: La pace
- 2021-22: La Tempesta
- 2020-21: L’inferno online (videoproduzione)
- 2019-20: La visita della vecchia signora
- 2018-19: Il genio buono e il genio cattivo – Ipotesi di messinscena
- 2017-18: Antigoni
- Anni precedenti: archivio in aggiornamento, ci scusiamo per il disagio
2022-23: La pace
Giovedì 4 Maggio 2023 alle ore 21 sul palcoscenico del Teatro Verdi di Pisa, il laboratorio teatrale “Il Carro di Tespi”, partecipato quest’anno da circa 60 studenti, presenterà il saggio finale del percorso di studio attoriale e di messinscena su LA PACE di Aristofane.
Sinossi
Grecia 421 a.C. La guerra è finita: basta con la guerra! Gli uomini non ne possono più, sono stufi di combattere, e anche gli dèi ne hanno abbastanza. Ora l’obiettivo è uno solo: liberare Pace dalla prigionia, sottrarla alle grinfie di Guerra e Tumulto. E’ il contadino Trigeo a guidare l’impresa, raggiungendo l’Olimpo in sella ad un improbabile scarabeo alato, ma un intero esercito di aiutanti contribuirà al gran colpo.
Pace torna in libertà, e immediati e magnifici sono i suoi effetti: tornano con lei Abbondanza e Festa, allegria e spensieratezza, e anche qualche eccesso: per gli uomini è un vero spasso. In definitiva qual è il posto migliore dove godersi la pace? In campagna, ovviamente, dove è proprio a casa sua, e dove una rinnovata e spensierata unione tra natura e genere umano può essere finalmente ristabilita. Che la festa abbia inizio…
2021-22: La tempesta
Il laboratorio teatrale “Il carro di Tespi” festeggia quest’anno, con il ritorno al palcoscenico dopo l’interruzione dovuta al Covid, il traguardo dei venticinque progetti portati sul palco e per l’occasione propone La Tempesta, ultima opera che i critici attribuiscono interamente a Shakespeare e che rappresenta la celebrazione e al contempo la rinuncia al teatro di un artista e di uomo “ormai stanco, forse esaurito, incline a ripiegare in una visione rasserenata e insieme rassegnata della vita.” (A.Lombardo).
Lo spettacolo si svolgerà al Teatro Verdi di Pisa, venerdì 20 maggio 2022, ore 21:00
Personaggi e interpreti
- PROSPERO, duca legittimo di Milano: Irene Graceffa
- I FOLLETTI DI PROSPERO: Marisa Piantadosi, Luigi Olivero, Giulia Nocent (canto)
- ARIELE, spirito dell’aria: Annalisa Colomba, Beatrice Lazzeri,Sophia Limone, Aurora Magretti, Valentina Moriconi , Beatrice Patriarchi,Costanza Pucci, Emanuela Tartaglia ,Valentina Tongiani, Greta Toscanelli
- FATE: Marjan Celoni, Rachele Chiarugi, Giada Cignoni, Diletta Tropiano
- CALIBANO, schiavo selvaggio: Livia Giorni, Emma Greco
- FERDINANDO, figlio del re di Napoli: Giovanni Costamagna
- MIRANDA, figlia di Prospero: Lavinia De Rensis
- ALONSO, re di Napoli: Giacomo Lunardi
- ANTONIO, fratello di Prospero e duca usurpatore di Milano: Maia Piccinonno
- GONZALO, consigliere del re di Napoli: Emma Prestia
- SEBASTIANO, fratello del re di Napoli: Flavio Bacci
- ADRIANO, nobile: Riccardo De Stefano
- FRANCESCO, nobile: Leonardo Manetti
- TRINCULO, buffone: Elena Succurro
- STEFANO, marinaio: Elena Bertocchini, Maddalena Biasci
- NOSTROMO: Lorenzo Fortezza
- ALTRI MARINAI: Giulia Maria Bombaci, Asia Iannazzone, Adriana Longobardo, Aurora Mannoni, Bernardo Monicelli
Altri ruoli:
- MUSICISTI: Luisa Filippelli (flauto traverso), Edoardo Raffo (trombone), Livia Giorni (pianoforte), Emma Greco (chitarra)
- LOCANDINA: Viviana Antichi del Laboratorio artistico diretto dalla prof.ssa Isabella Martinelli
Regia e coordinamento:
- Laboratorio attoriale e cura della messinscena: Letizia Giuliani (regista e formatrice)
- Coordinamento del progetto: Agostino Cerrai (docente referente)
Locandina:
2020-21: Inferno online – Frammenti sparsi
Le videoproduzioni realizzate dal laboratorio teatrale “Il Carro di Tespi” e presentate in occasione della Notte nazionale dei Licei Classici sono disponibili sulla pagina Facebook Liceo classico Galilei di Pisa. Per visualizzare i vari post e video si prega di utilizzare la funzione Cerca nel gruppo interna a Facebook con la parola chiave Inferno, oppure fare riferimento ai seguenti video:
- Inferno- frammenti sparsi. Ep. 1
- Inferno- frammenti sparsi. Ep. 2
- Inferno- frammenti sparsi. Ep. 3
- Inferno- frammenti sparsi. Ep. 4
- Inferno- frammenti sparsi. Ep. 5
- Inferno- frammenti sparsi. Ep. 6
- Inferno- frammenti sparsi. Ep. 7
2019-20: La visita della vecchia signora
Il laboratorio teatrale “Il Carro di Tespi” 2019-20 avrà come testo di riferimento un modello drammaturgico del Novecento “La visita della vecchia signora”, “commedia tragica” scritta nel 1955 dallo svizzero Friedrich Durrenmatt, un testo che conquistò i palcoscenici di mezzo mondo; in Italia andò in scena con la regia di Giorgio Strehler.
Commedia dell’inautentico, questa pièce indaga, con straniante gusto per il paradosso e la provocazione, sulla corruttibilità dell’uomo, la manipolazione del consenso tramite il denaro e il rapporto fra morale e violenza. E’ un testo che ha la forza dei sentimenti universali, delle dinamiche sociali eterne alla base della vita in comunità, ovunque ci si trovi, nell’Italia dei nostri giorni o nella cittadina del testo, centro culturale di primo piano caduta in una situazione di abbandono e di crisi. Una crisi che porta con sé una feroce e disastrosa degenerazione dei valori e dei rapporti, o che forse, semplicemente, fa emergere la naturale disposizione dell’individuo.
2018-19: Il genio buono e il genio cattivo – Ipotesi di messinscena
Introduzione
Messa in scena a Venezia per il Carnevale del 1767, con un caloroso successo di pubblico e di critica, la commedia “Il Genio buono e il Genio cattivo” rappresenta un unicum nel panorama della produzione goldoniana, in quanto offre, in modo metateatrale, un esempio di partitura scenica costruita su diversi generi teatrali, dalla commedia magica alla parodia, dalla commedia di carattere alla pantomima fino ad una singolare forma di tragicommedia.
Come scrive Andrea Fabiano, curatore di una prestigiosa edizione nazionale di opere goldoniane, “la teatralizzazione del teatro raggiunge in questa commedia un livello impensato per l’immagine tradizionale di un ragionevole Goldoni”.
Sinossi
Arlecchino e Corallina sono due giovani sposi, felici della vita che conducono, in modo semplice e genuino, nella loro casa di campagna; la serenità del loro amore è preservata dall’estraneità del mondo fino a quando il loro spazio vitale non viene profanato da un oscuro agitatore dell’animo umano, il Genio cattivo ; egli come un petulante imbonitore televisivo, verbalizza e materializza i desideri insoddisfatti e le passioni inconfessate che risiedevano, fino a quel momento silenti, nell’inconscio dei due protagonisti.
Scoppia allora nei due giovani un irrefrenabile desiderio di lasciarsi catturare dalle seduzioni di un mondo fino ad allora sconosciuto; Arlecchino e Corallina iniziano così un percorso di “discesa agli inferi” segnato da insanabili discordie e reciproci tradimenti. A nulla vale l’intervento di un sapiente Genio buono che rappresenta loro lo scenario di un mondo scintillante ma pericoloso, scenario che i due colgono con un certo timore, ma che, ormai naufraghi nel mare di un compulsivo bisogno di nuove ed eccitanti esperienze, scelgono di accettare come un rischio inquietante ma al contempo affascinante.
Si lanciano così nell’ebbrezza di un inebriante giro del mondo, grazie anche alla possibilità di utilizzare, per i loro vorticosi spostamenti spazio-temporali, un braccialetto magico che il Genio cattivo ha loro donato insieme ad un discreta quantità di denaro.
Ma questo attraversare culture e società (Parigi, Londra, Tripoli), spesso con fare irriverente e talora anche eversivo, devasterà definitivamente il loro primigenio stato di pace, facili prede e, talora, anche vittime consenzienti di subdoli inganni, classiste denigrazioni della loro estrazione sociale e della loro sprovveduta ingenuità e oggetto di vessazioni e reiterate violenze psicologiche e fisiche; solo grazie ad un inaspettato e salvifico intervento del Genio buono potranno tornare laddove tutto era cominciato, con la sofferta e maturata consapevolezza che, come recita loro nell’ultima battuta proprio il Genio buono “Quel che avevate, vi bastava; quel che vi mancava, non vi era né necessario, né utile.”
Informazioni
Data: 18 maggio 2019 , presso il Teatro Verdi di Pisa (intero € 12, ridotto studenti € 7)
Locandina
2017-18: Gli Antigoni
Sabato 19 maggio 2019, alle ore 21:00, presso il Teatro Verdi di Pisa (clicca sulla locandina per ingrandirla)